Con il Pouilly Fumé, siamo in presenza di un autentico vino del territorio, le cui numerose sfaccettature sono state plasmate in più di 400 milioni di anni ad opera dei sedimenti del mare in epoca giurassica che si sono degradati nel corso dei secoli, cosi da lasciarci in eredità un patrimonio fuori dal comune…
Sono vini per condividere una ricerca della perfezione, una ambizione per un territorio assai particolare. É un istante di pura delicatezza, al centro dell’ispirazione del viticoltore, della sua intuizione nel cesellare il proprio vino per glorificarne il suo territorio d’oirigine…
Il Domaine Landrat-Guyollot condivide con voi il frutto d’un minuzioso lavoro di selezione, sotto forma di due cuvées, come pietre liquefatte dai suoi più bei territori !
Situato sul comune di Pouilly-sur-Loire, sulle alture di un collina particolarmente ben esposta, lo scrigno che accoglie questo cuvée è un territorio derivato dal periodo Kimmeridgiano, costituito da marne chiamate comunemente “terre bianche” e da calcari ricchi in conchiglie di piccole ostriche conosciute dai geologi con il nome di “Nanogyra virgula”...
Situato sul comune di Saint-Andelain, lo scrigno che accoglie questo cuvée è un territorio costituito da fossili silicizzati, da confetti di quarzo e di silice di differenti dimensioni, questi famosi “chailles” o “Chailloux” (ciottoli), come dimostra il nome catastale di questa parcella...
Ghiaia, ciottoli... si combinano all’infinito, per cesellare dei veri e propri piccoli gioielli: dei vini d’una purezza cristallina e di grande integrità, taglienti come il margine delle nostre selci, queste sublimi “pietre di fuoco”.